Libri da leggere per diventare uno scrittore

10 libri sulla scrittura per aspiranti scrittori

Si può imparare a scrivere? Sì e no. I detrattori della scrittura creativa lo dichiarano da sempre a gran voce: la scrittura è un talento, la creatività anche. Un talento non trasferibile, o almeno non del tutto.

In realtà le cose non stanno proprio così. Se è vero che la scrittura è un’abilità e che non a tutti riesce facile nello stesso modo far scorrere le parole su carta, è anche vero che può essere allenata, affinata, migliorata. Leggendo tanto, in primis, ma anche affidandosi ai manuali giusti, o ai consigli di chi della scrittura è riuscito a fare un mestiere.

Vediamo di seguito quali sono i 10 libri sulla scrittura davvero imprescindibili per chi voglia imparare a scrivere per lavoro o per passione.

Libri per scrivere romanzi

Una buona parte dei libri dedicati al mestiere della scrittura è a firma di celebri autori di narrativa: Stephen King, Philip Roth, Italo Calvino, Murakami Haruki. Perché? Perché scrivere non è solo questione di stile o di tecnica, ma anche di testa, di attitudine, di disciplina. Lo è soprattutto quando si tratta di scrivere romanzi, ovvero strutturare storie di fantasia che sappiano seguire un filo, reggersi su fondamenta solide, strutturare una credibilità di trama, dare spessore ai personaggi. Ma cosa scrivono King e gli altri a proposito del mestiere dello scrittore?

  • Stephen king, On writing
    Un libro diviso in due parti: una, la prima, più autobiografica, che racconta come King sia arrivato a diventare uno scrittore, e la seconda, più tecnica, che riassume i caratteri principali da tenere a mente quando si tratta di stile, composizione, costruzione del racconto e approdo editoriale.
  • Philip Roth, Perché scrivere?
    Perché scrivere? è una raccolta di saggi e scritti realizzati tra il 1960 e il 2013, all’interno dei quali Roth racconta, tramite dialoghi e interviste, il suo punto di vista sulla scrittura e sul mondo in genere. Nella parte finale Roth si racconta in due interviste rilasciate dopo aver abbandonato il mestiere: sono quelle in cui emerge più forte il suo legame con la scrittura che, nei fatti, ha costellato la sua intera esistenza.
  • Haruki Murakami, Il mestiere dello scrittore
    Un libro che entra nel vivo del processo creativo dello scrittore giapponese: la ricerca del tema e dell’originalità, l’importanza della scuola e dello studio, il senso dei premi letterari. La grandezza del libro sta nell’intimità che emerge tra le pagine: Murakami racconta i suoi successi, ma anche i suoi fallimenti, dimostrando che dietro a ogni opera letteraria c’è un mondo di umanità di cui spesso i lettori non sono consapevoli.
  • Italo Calvino, Lezioni americane
    Le Lezioni americane di Calvino del 1985 sono un ciclo di conferenze nate per l’Università di Harvard e dedicate al nuovo millennio. Calvino indaga il ruolo della letteratura e le caratteristiche dell’epoca in arrivo: velocità, leggerezza, esattezza, visibilità, molteplicità e coerenza. Nelle Lezioni americane Calvino descrive le caratteristiche di una buona scrittura: saper creare immagini che restino nella mente del lettore, gestire la durata di un racconto, evocare immagini piuttosto che descriverle, scegliere le parole giuste per spiegare un concetto, parlare attraverso diversi livelli. La scrittura, sembra dirci Calvino, è un lavoro di cesello. E noi, che viviamo in quel millennio che lui vedeva arrivare da lontano, possiamo comprendere quanto avesse ragione a insistere sul ruolo della parola nella società in cui tutto va così di fretta.
  • Christopher Vogler, Il viaggio dell’eroe
    Un libro che non ha a che fare con il ruolo dello scrittore, ma che si configura come un vero e proprio manuale di narrativa e sceneggiatura: è Il viaggio dell’eroe di Christopher Vogler. Il viaggio dell’eroe – inteso come struttura narrativa – è la base dei più grandi capolavori della letteratura e del cinema, da Star Wars al Signore degli anelli, dai classici Disney a film romantici come Ufficiale e gentiluomo o Top Gun. Il libro si basa sullo studio di Joseph Campbell, che analizzando la mitologia classica ha individuato alcune caratteristiche ricorrenti applicabili alla sceneggiatura e alla costruzione dei personaggi: simboli e archetipi costituiscono la base del racconto fin dalle epoche più antiche. Ed è ancora a quelle che dobbiamo guardare per imparare come strutturare una trama e dei personaggi davvero efficaci.

Libri per scrittura creativa

Accanto ai grandi libri sul mestiere della scrittura ce ne sono altri più tecnici, che possono essere di grande efficacia se si è alla ricerca di spunti creativi per dare vita a una storia o rimettere in moto la creatività. Esercizi di stile e riscrittura limitati nel tempo sono l’ideale per chi ha bisogno di far ripartire la fantasia e ragionare sulla scrittura efficace. Ecco due testi da non perdere:

  • Annamaria Testa, Minuti scritti
    Dodici esercizi di scrittura da svolgere in un tempo limitato – da cinque minuti in su – per ragionare sulla descrizione dei personaggi, lo stile del racconto, la sequenzialità della trama e l’efficacia di un lessico ragionato. Ogni esercizio sviluppa un’abilità e si lega al successivo, in questa raccolta di lezioni tenute da Annamaria Testa in un corso di scrittura creativa. Al termine di ogni esercizio ci si può confrontare con altri testi prodotti in classe dagli allievi del corso. E, ovviamente, ci si può tornare sopra quante volte si vuole.
  • Raymond Carver, Il mestiere di scrivere
    Il mestiere di scrivere è una raccolta di lezioni, esercizi e pensieri sulla scrittura di uno dei più grandi autori americani del Novecento. Carver, che fu anche insegnante di scrittura creativa negli anni ’70, in queste lezioni – reali – si confronta con i grandi scrittori del Novecento e li riconosce come suoi maestri. Un libro consigliato a chi cerca nella scrittura la precisione, la nitidezza e l’attenzione al dettaglio.

Libri per migliorare la scrittura

Oltre ai manuali di stile e alle autobiografie, c’è un ultimo filone nel quale si inseriscono i libri sulla scrittura: quelli che trattano di scrittura tecnica.

Scrivere non significa, infatti, dedicarsi esclusivamente alla narrativa: esiste una scrittura professionale che spazia dal copywriting alla scrittura scientifica, passando per quella legale. Esiste una scrittura che sceglie le parole non per evocare immagini, ma per evitare fraintendimenti. E ne esiste una capace di collegarsi alle emozioni di un pubblico e vendere un prodotto. A chi vuole conoscere questi tipi di scrittura si rivolgono i libri che andiamo a consigliare qui sotto.

  • Valentina Falcinelli, Testi che parlano
    Ogni testo ha un tono di voce in grado di comunicare qualcosa a qualcuno. Esistono testi più o meno informali, più o meno aggressivi, più o meno ironici. Esistono metodi per tagliare il superfluo in una frase, che servono a rendere i concetti più leggibili e immediati. Testi che parlano si rivolge a chi la scrittura la usa come strumento di comunicazione: ai brand che cercano il proprio tono di voce, ma anche e soprattutto ai professionisti che quella voce devono trovarla, sulla base di caratteristiche specifiche e obiettivi di marketing precisi e reali. Una guida alla scrittura professionale nella comunicazione e nella pubblicità assolutamente imprescindibile per chi desidera lavorare con le parole.
  • Umberto Eco, Dire quasi la stessa cosa
    Un classico della traduzione è Dire quasi la stessa cosa di Umberto Eco. Anche qui, ci troviamo di fronte a una raccolta di seminari e conferenze che lo scrittore e filosofo ha tenuto nel corso degli anni a Toronto, Oxford e Bologna. Le sfide della traduzione, sembra dire Eco, hanno più a che fare con la cultura che con il lessico. Nel libro si trovano esempi di traduzione realizzati da Eco negli anni: un’ottima base per capire i meccanismi che sottendono alla traduzione da una lingua all’altra e alle difficoltà che si possono incontrare.
  • Claudio Giunta, Come non scrivere
    Imparare a scrivere significa anche capire come non farlo. In questo libro Claudio Giunta presenta un (anti)manuale di scrittura in cui oppone buone e cattive pratiche, buoni e cattivi esempi: insegna come rendere più chiare frasi complesse attraverso l’uso di una punteggiatura corretta, come semplificare testi in burocratese per facilitarne la comprensione senza banalizzarli. Un manuale d’uso pratico per visualizzare gli errori più frequenti nella scrittura e imparare a evitarli senza difficoltà.

Si può quindi imparare a scrivere? Forse sì, forse no. Certamente, si può imparare a migliorare la propria comunicazione e organizzare un discorso. E, chissà, magari un giorno diventare scrittori di professione.